EASSy, il cavo al servizio dell’Africa sub-sahariana
EASSy è un cavo in fibra ottica che collega il Sudan con il Sud Africa. Rappresenta una delle infrastrutture strategiche, dal punto di vista delle telecomunicazioni, tra quelle che servono l’Africa sub sahariana e che collegano il continente al resto del mondo.
I numeri di EASSy
10.000 km di cavi in fibra ottica che fiancheggiano l’intera costa orientale del continente africano, collegando il Sudan con il Sud Africa e toccando, nel tragitto, altri 7 landing points in altrettanti paesi: Mozambico, Madagascar, Unione delle Comore, Tanzania, Kenya, Somalia e Gibuti. Entrato in servizio dal 30 luglio del 2010, il cavo EASSy (acronimo di Eastern Africa Submarine System) è costato circa 230 milioni di dollari, finanziati in gran parte dalla Banca Mondiale e dalla Banca per lo Sviluppo del Sud Africa. Oggi la struttura è gestita da un consorzio di 17 operatori delle telecomunicazioni, in gran parte africani (92%). La sua capacità (10 terabit al secondo) e la sua configurazione “2 fibre-pair” lo rendono uno dei cavi più efficienti tra quelli che servono la medesima zona; inoltre è stato oggetto di continui interventi di aggiornamento affidati ad Alcatel Lucent.
Il ruolo strategico
EASSy rappresenta un’infrastruttura fondamentale per il continente africano, soprattutto per via della posizione ricoperta, abbinata alle sue caratteristiche tecniche. Il cavo, infatti, è stato espressamente pensato per servire l’Africa sub-sahariana, un’area su cui si stanno concentrando le attenzione di tutto il mondo delle tlc, perchè manifesta ormai da qualche anno un forte potenziale di crescita. Inoltre, nel suo viaggio da nord a sud, EASSy incontra le rotte di altre diramazioni strategiche (sia terrestri che sottomarine). Questo lo rende capace da una parte di raggiungere anche i paesi africani non costieri, dall’altra di collegare il continente verso l’esterno.