FLAG, dal Giappone al Regno Unito passando per l’Italia

Il FLAG, acronimo di Fiber-Optic Link Around the Globe, è uno dei cavi sottomarini più importanti a livello internazionale. Con i suoi 28.000 km di lunghezza viaggia dal Giappone fino al Regno Unito, attraversando Asia, Africa e Mediterraneo e toccando ben 14 paesi.

FLAG : 28mila km che avvicinano Asia ed Europa

A dare la dimensione dell’importanza e della grandezza di FLAG sono i suoi numeri. Il cavo si snoda lungo un tragitto di 28mila km, di cui 27mila sottomarini e circa mille terrestri (in Egitto ed in Thailandia). Nel suo viaggio attraversa l’Oceano Indiano, il Canale di Suez, il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico; costeggia tutto il sud-est asiatico, la costa nord-orientale dell’Africa e quella nord-occidentale dell’Europa. In questa lunga traversata, con i suoi 17 landing point, tocca 14 diversi paesi e tre continenti. E’ capace di trasportare, da una parte all’altra del globo, oltre 120mila canali voce ed  ha una velocità di 10 Gbit/s. Realizzato da Global Cloud Xchange, ed  entrato in funzione nel 1997, rappresenta ancora oggi uno snodo strategico nel network internazionale.

Il Mediterraneo al centro

Il passaggio del FLAG attraverso il Mediterraneo è uno degli elementi che rende questa area centrale per le telecomunicazioni di tutto il mondo. Una volta varcato il canale di Suez, il cavo fa rotta verso l’Italia, fermandosi a Palermo (Carini), e poi verso la Spagna, con sosta a Estepona. Due soli i landing point che però gli consentono di tagliare in orizzontale tutto il bacino. Inoltre, a Palermo, uno dei principali hub italiani, si incontra con un altro importante cavo: il SeaMeWe4, che unisce Marsiglia e Singapore. Il Mediterrano, quindi, si conferma snodo cruciale delle rotte nord-sud e di quelle est-ovest. Per questo, molte compagnie internazionali guardano con attenzione a quest’area e stanno investendo per posizionare qui i loro avamposti infrastrutturali.