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Industria 4.0 e digitalizzazione: e la sicurezza?

Emergenza coronavirus, ormai risulta chiaro come la tecnologia abbia assunto una posizione assolutamente primaria nel permettere a tutti gli attori della società di continuare a lavorare, dove possibile, a distanza e con strumenti digitali.
Si è trattato di un salto improvviso, necessario, che però può fare in modo di creare nuove opportunità nella fase successiva, quella della ripresa dalla crisi. L’Industria 4.0 di cui abbiamo parlato è probabilmente il livello più alto a cui si può aspirare, il massimo grado di automazione basata sull’intelligenza artificiale.
Contemporaneamente a questo c’è il rovescio della medaglia. Ad un aumento della tecnologia in uso corrisponde inevitabilmente un maggiore rischio relativamente alla cyber security.

È il World economic forum nello studio “Covid-19 risks Outlook” che fornisce una mappa preliminare degli effetti della pandemia su vari settori produttivi.
Il rischio più elevato è quello degli attacchi informatici, violazioni della privacy e in generale l’uso per scopi illeciti della rete.
Con tutta probabilità lo smart working proseguirà e per questo un grande numero di mansioni e di professioni verrà automatizzata. Con l’aiuto del digitale, della tecnologia, si andrà a compiere il passo finale che renderà totalmente autonome anche quelle automazioni che potevano ritenersi “ibride”, cioè con una collaborazione uomo-macchina.
Una delle preoccupazioni espresse nello studio è quella dei cyber rischi. Attacchi informatici, furti di dati sensibili: è un dato di fatto che la crisi Covid-19 ha accelerato fortemente la dipendenza dai processi economici digitalizzati.

Non è da meno il rischio concreto che siano le infrastrutture stesse ad avere criticità. Con l’aumento esponenziale dei lavoratori in smart working le reti di telecomunicazioni, quelle energetiche e i servizi finanziari devono potere funzionare sempre al massimo delle potenzialità.
Data la situazione che si sta vivendo per le aziende è evidente l’occasione di accelerare verso modelli operativi più tecnologici e sostenibili, fortemente digitalizzati e che aumentano la produttività.
La tecnologia ha svolto un ruolo fondamentale nella gestione della crisi, senza il mondo intero avrebbe subito un colpo ancora più duro.
Esiste quindi un potenziale immenso per dare vita ad una nuova innovazione e crescita, per migliorare la governance della tecnologia.

 

Source: corrierecomunicazioni.it