La blockchain al servizio della crisi sanitaria
Il Covid-19 sta impattando enormemente su ogni paese al mondo, in un numero ormai vastissimo di modi. Si va dalla chiusura delle scuole, alle fabbriche, agli uffici, alle attività commerciali, fino alle libertà di circolazione dei cittadini. Naturalmente i governi di tutto il mondo sono al lavoro per risolvere questo tipo di gravissime problematiche, spesso anche con un forte aiuto proveniente dalla tecnologia.
Blockchain: quali impieghi durante la crisi?
La tecnologia blockchain può avere moltissimi impieghi, come abbiamo già raccontato in diversi nostri contenuti, come questo.
Nello specifico può essere utilizzata ad esempio nell’ambito dell’istruzione. Grazie ad essa infatti è possibile sviluppare piattaforme di formazione progettate appositamente per adattarsi alla perfezione con sistemi per l’apprendimento, rilasciando certificati digitali di completamento dei corsi e di verifica. In questo modo, come si sa, si otterrebbero informazioni inequivocabilmente sicure e immutabili.
Con l’utilizzo di tali piattaforme si è in grado di tracciare l’attività degli studenti da remoto, in modo che quando torneranno a scuola le istituzioni saranno in grado di capire esattamente il programma già realizzato da casa perché i relativi certificati di completamento e le valutazioni di rendimento saranno stati registrati sulla blockchain e persino integrati nei loro tradizionali sistemi di accreditamento.
Anche in ambito sanitario la blockchain trova i suoi utilizzi. Sul fronte dell’assistenza sanitaria, in Cina, Ant Financial (appartenente al Gruppo Alibaba), tramite la sua preesistente piattaforma “Xiang Hu Bao”, basata su blockchain e regolata da smart contract, che fornisce assistenza agli individui per forti esigenze mediche, ha aggiunto il Coronavirus al suo elenco di condizioni critiche ammissibili al pagamento assistenziale.
Uno dei punti focali della blockchain è la sua indipendenza dalla fiducia tra le parti, ciò ha permesso di elaborare facilmente i reclami e rendere più rapidi i pagamenti dei vari partecipanti alla piattaforma.
Analisi dei dati
Sempre in riferimento al coronavirus, è stato necessario in questi mesi tenere traccia precisa dei contagi, delle vittime e della situazione generale di ogni paese.
John Hopkins ha ideato a questo proposito una dashboard accurata per tenere sotto controllo il livello di contagio in tutto il globo, fornendo una mappa e cifre basate su dati sanitari disponibili pubblicamente, con un tracker abilitato alla blockchain e con una specifica sezione dedicata a catturare i tweet che parlano di “coronavirus”.
La tecnologia blockchain sta dunque aiutando, per quanto possibile, governi e agenzie mediche ad arginare le drammatiche conseguenze sociali del Coronavirus, con applicazioni per affrontare le sfide emergenti, tra cui la gestione delle cartelle cliniche, la protezione delle comunità recintate per i residenti, la gestione delle forniture di soccorso e il monitoraggio della logistica dei materiali di prevenzione delle epidemie, ma ciò non è tutto.
Il caso della Cina in ambito finanziario
Per andare incontro alle imprese che stanno avendo grandi danni dovuti alla crisi economica, la Cina ha cominciato a monitorare i prestiti attraverso uno speciale progetto pilota, una piattaforma finanziaria transfrontaliera sviluppata con Ant Financial.
Questa speciale piattaforma, naturalmente basata su tecnologia blockchain, potrà aiutare le piccole e medie imprese che stanno continuando a lavorare, e quando riapriranno anche quelle rimaste chiuse, ad avere accesso a strumenti di tipo finanziario atti al mantenimento della profittabilità.
Quali conclusioni?
Quello che possiamo dedurre dall’attuale situazione e dall’impiego che si sta facendo della blockchain è che la nostra società, anche quando lo stato d’emergenza sarà terminato, sarà profondamente modificata.
Diventerà una società “data driven”, totalmente digitale o quasi, in cui la blockchain fungerà da standard per la trasmissione dei dati e sarà la “cassetta di sicurezza” con cui conserveremo intatte le nostre informazioni nel tempo.
Source: blockchain4innovation.it