Accesso ad internet e diritti umani
L’accesso ad Internet può considerarsi un diritto umano? Le opinioni non sono concordi e VuBlog propone una breve rassegna di contributi per approfondire il tema. Ad oggi l’ONU si è limitata a definire la Rete solo uno strumento per realizzare i diritti umani, alcuni esperti mettono in guardia dai possibili effetti distorsivi della digitalizzazione, mentre colossi come Facebook si impegnano concretamente per realizzare l’Internet for all.
Internet come strumento dei diritti umano
L’Organizzazione per le Nazione Unite, in un rapporto del 2011, redatto da Frank La Rue (Special Rapporteur per la promozione e la protezione del diritto alla libertà di opinione ed espressione) ha definito l’accesso alla rete uno strumento per la realizzazione dei diritti umani. Una qualifica dovuta soprattutto allo stretto legame che c’è tra la rete e la possibilità di informarsi ed esprimere le proprie idee.
L’impegno di Facebook
Già da tempo, Facebook ha fatto dell’ “Internet per tutti” la sua bandiera, impegnandosi in iniziative di sviluppo che permettano di portare la connessione nelle aree ad oggi scoperte, specialmente nelle zone rurali dei paesi meno avanzati. Ne sono un esempio i progetti Terragraph ed ARIES, a cui ha dedicato un articolo il portale Tech Crunch. Il primo punta a creare una rete di hotspot wi-fi ravvicinati che sfruttino la banda a 60 Ghz, il secondo invece fa leva sulle frequenze radio.
Luci ed ombre nel rapporto tra digitalizzazione e diritti umani16
Non sempre la digitalizzazione aiuta la promozione dei diritti umani, in alcuni casi la Rete si traduce addirittura in un arma di repressione e violazione. Su questo tema, il portale dell’organizzazione internazionale Human Rights Watch ospita un contributo di Eileen Donahoe, direttrice del reparto Global Affairs. L’articolo analizza nel dettaglio alcuni aspetti delle nuove tecnologie che, se gestiti in maniera sbagliata, posso rappresentare un vero e proprio pericolo per i diritti individuali.