Mobile World Congress 2015: la rivoluzione africana

MWC2015: the Edge of Innovation

Passa da Barcellona il futuro della tecnologia mobile. Si è chiusa infatti lo scorso 5 marzo, nella città spagnola, l’edizione 2015 del “Mobile World Congress”, intitolata “The edge of innovation”. L’evento rappresenta, ormai da qualche anno, l’appuntamento principe di un mercato in continua espansione e trasformazione; un’occasione per fare il punto su strategie di innovazione e prospettive di crescita, nonché una vetrina ideale per la presentazione di nuovi modelli, servizi e progetti.

Quattro giorni di incontri, conferenze e dibattiti che hanno coinvolto tutti i maggiori operatori del settore. Sul palco hanno sfilato, tra gli altri, i vertici di Samsung, Microsoft, Facebook, Sony, Ericsson, Lg, Acer; unico assente “di peso” il colosso Apple, da sempre restio a partecipare a qualunque iniziativa del genere.

Mobile World Congress 2015

La rivoluzione africana

Si è parlato molto di Africa, al “Mobile World Congress”, e, più in generale, dei paesi emergenti. Una fetta di mondo che rappresenta un bacino commerciale dalle potenzialità enormi, sfruttabile a patto di riuscire ad abbattere il “digital divide”. Lo confermano i dati statistici: nel 2015 il numero delle persone connesse ha toccato quota 3 miliardi. Molte in valori assoluti, ma poche se rapportate alla popolazione mondiale: solo il 40%. E se si guarda ai paesi in via di sviluppo, il dato scende al 32%, segno che proprio lì le possibilità di crescita sono maggiori.

Non a caso, al continente africano è stata dedicata una serata ad hoc, laAfrican Night (il 2 marzo), a cui hanno preso parte importanti autorità locali: come l’ex presidente della Repubblica Sudafricana, Thabo Mbeki, e il regional director for Africa International Telecommunication Union,Andrew Rugege.

Di Africa, poi, ha parlato anche Mark Zuckerberg, che è tornato ad illustrare il progetto “Internet.org”, messo in piedi in collaborazione con alcuni operatori TLC, e con cui il CEO di Facebook punta a portare gratuitamente la connettività ed alcuni servizi online basilari in tutte quelle zone del pianeta ancora non servite. “La connettività è un diritto umano”, ha affermato Zuckerberg per sintetizzare la filosofia di fondo dell’iniziativa, che ad oggi è attiva in quattro paesi africani (Zambia, Tanzania, Kenya e Ghana), oltre che in Colombia ed India.

Gli esperti del settore quindi sembrano concordi: il mercato digitale delfuturo parlerà africano.

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