Articoli

TLC & ICT: gli eventi di gennaio

Quattro appuntamenti da segnalare per il mese di gennaio riguardanti il mondo dell’information technology e delle telecomunicazioni. Si parte il 18 gennaio con il forum dedicato all’internet of things e alle città sostenibili, in programma a Singapore. Si chiude, invece, con la dodicesima edizione di SEE Telecoms, conferenza dedicata al mercato tlc dell’Europa dell’Est, ospitato a Belgrado il 28 gennaio.

Internet of Things in Smart Sustainable Cities

Le nuove frontiere delle tecnologie “smart” incontrano le problematiche sociali legate allo sviluppo sostenibile. Il 18 gennaio, a Singapore, andrà in scena il Forum dedicato all’uso dell’internet of things nella costruzione di città sostenibili. Nella città-satato asiatica si riuniranno i maggiori esperti e tencnici del mondo IoT.

Customer Experience Management in Telecoms

Dal 25 al 27 gennaio, Londra ospita i manager delle più importanti compagnie internazionali di telecomunicazioni per il meeting annuale dedicato al tema della “customer experience”. In un settore in continua evoluzione ed esposto a cambiamenti rapidi, l’aggiornamento continuo e l’offerta di stimoli sempre nuovi è il modo migliore per fidelizzare la clientela.

IT Expo

IT Expo è il principale evento globale dedicato ai servizi di telecomunicazione pensati per le medie imprese, i rivenditori e i service provider. Sarà ospitato in Florida, dal 25 al 28 gennaio. All’evento sono attesi oltre 6000 partecipanti e 180 stand aziendali; il programma prevede interventi di più  di 100 speakers.

SEE Telecoms

Sarà Belgrado ad ospitare la 12° edizione del SEE Telecoms, il forum dedicato al business delle telecomunicazioni nei paesi del sud-est europeo. Il meeting è pensato come una piattaforma dedicata manager e funzionari interessati ad investire in questi mercati; un luogo in cui intessere relazioni, interrogarsi sulle possibilità di sviluppo, studiare strategie comuni.

SeaMeWe 4: l’arteria euro-asiatica della rete globale

Il cavo, operativo dal 2005, unisce Singapore con la Francia, attraversando sud-est asiatico, medio-oriente ed Europa. Ad oggi rappresenta un collegamento strategico nello scacchiere mondiale delle telecomunicazioni.

La “rete” subacquea

Oltre il 95% del traffico internet mondiale viaggia sotto chilometri di acqua. Il network sottomarino di cavi che collega i quattro angoli del globo, colonna portante del sistema mondiale di telecomunicazioni, è oggi composto da oltre 260 cavi ma promette di crescere ancora nei prossimi anni, con numerosi progetti già in cantiere. Ne sono un esempio le tre iniziative firmate Microsoft: la New Cross Pacific, rete che unirà la costa occidentale degli USA con l’Asia, e due nuovi collegamenti che attraverseranno l’Oceano Atlantico, partendo dal Canada ed arrivando rispettivamente in Irlanda e Regno Unito.

Dalla Francia a Singapore

In questo reticolato che attraversa i continenti un ruolo chiave lo gioca il cavo SeaMeWe-4, la cui sigla rivela il tragitto compiuto: South Est Asia – Middle East – West Europe.  Circa 18.800 chilometri di fibre ottiche che partono da Singapore ed arrivano fino in Francia, passando per altre 14 nazioni: MalesiaThailandia, BangladeshIndiaSri LankaPakistanEmirati Arabi, Arabia SauditaSudan, EgittoItaliaTunisia e Algeria. Il cavo utilizza tecnologia DWDM, che permette di aumentare la capacità di comunicazione per fibra, ed ha una portata di trasmissione dei dati di 1,28 Tbit al secondo.

SeaMeWe4

Il SeaMeWe-4 è il quarto cavo della omonima serie, che si arricchirà, entro la fine del 2016, di un ulteriore collegamento, il SeaMeWe-5, che unirà un totale di 18 snodi, dalla Malesia alla Francia, per complessivi 20.000 chilometri. Nato come complementare al cavo SeaMeWe-3 (sono uno il “back-up” dell’altro), e realizzato grazie agli investimenti di un consorzio di 16 imprese, il SeaMeWe-4 ha cominciato ad operare ufficialmente il 13 dicembre del 2005. I lavori si sono prolungati per circa 20 mesi, suddivisi in due fasi. La prima fase è durata 101 giorni ed ha portato al posizionamento dei primi 3.500 chilometri di cavi; l’avvio della seconda ed ultima fase, invece, ha subito dei ritardi a causa del devastante tsunami che ha colpito la Baia del Bengala proprio nel 2004.

La realizzazione di questo collegamento ha effettivamente portato notevoli vantaggi, rappresentando uno dei mezzi principali con cui incrementare la disponibilità di connessione veloce in alcuni paesi in via di sviluppo.

“Smart City”, il futuro iper-connesso è già realtà

Una selezione di articoli sulla città del futuro, connessa ed accessibile. Dalla classifica delle 10  città più  digitali del mondo a quella delle 8 invenzioni che cambieranno le metropoli di domani, dalla “smart city” elettrica presentata da Enel ad Expo2015 fino ad alcune voci critiche, che puntano a riformare il concetto stesso di “intelligenza”.

La Top10 delle città “smart”

L’idea della “Smart City”, città del futuro connessa ed accessibile, ha sempre più fortuna tra esperti ed amanti delle nuove tecnologie. Difficile, però, trovare una definizione univoca di come debba essere una metropoli per qualificarsi come “intelligente”. La “IESE – Business School” ha provato a fare chiarezza selezionando le 10 città più smart del mondo: Londra, New York, Seul, Parigi, Amsterdam, Vienna, Tokyo, Ginevra, Singapore, Monaco. La Top10 è stata ripresa anche dal sito Tapscape.com, in un articolo fotografico intitolato “World’s Top10 Smart Cities: the future is here”.

londonsmart

8 idee per un futuro iper-connesso 

Una “smart city”, per essere tale, deve popolarsi di oggetti altrettanto “intelligenti”. Il sito web della tv statunitense CNBC propone 8 invenzioni rivoluzionarie che animeranno le metropoli di domani, presentate durante la “Smart Nation Innovations Conference” di Singapore. Si va dall’auto elettrica realizzata con stampanti 3D al “robot guardia del corpo”, dalla maglietta hi-tech che monitora i pazienti negli ospedali fino al sensore meteorologico che aiuta a programmare i lavori agricoli.

car3d

La smart city di Enel per Expo2015 

Enel, azienda italiana del settore energetico, ha realizzato a Milano, in occasione di Expo2015, la prima smart city del mondo elettrica al 100%. Smart City Expo è pensata per ospitare fino a 100mila abitanti ed è in grado di coniugare i più avanzati confort tecnologici con il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità economica. Il sito Webnews.it ha realizzato un articolo in cui racconta tutti i dettagli del progetto.

smartcityezpo

Città “smart” non significa città “digitale” 

Il concetto di “smart city”, nell’immaginario collettivo, richiama l’idea di una città fondata sulle tecnologie digitali più evolute. Non è di questo avviso Michele Vianello, esperto in smart cities, che sul portale “Pionero” invita a riflettere come l’ “intelligenza” di una città risieda nella capacità dei suoi abitanti di generare attività e azioni che hanno ricadute positive sulla collettività, a prescindere dal fatto che lestesse vengano veicolate o meno attraverso il digitale.