SAT3 WASC, il cavo che costeggia l’Africa Occidentale
SAT3 WASC è uno dei cavi su cui VueTel Italia ha costruito rete e attraverso cui viaggiano i suoi servizi dati. Un’infrastruttura strategica che costeggia tutta l’Africa Occidentale, connettendola con l’Europa.
SAT3 WASC, dal Portogallo al Sud Africa
Parte da Sesimbra, in Portogallo, ed arriva a Melkbosstrand, in Sud Africa. E nel tragitto, lungo oltre 14mila km, SAT3 WASC fa tappa in altre 10 località, toccando 9 diverse nazioni: Chipiona (Spagna), Alta Vista (Isole Canarie -Spagna), dakar (Senegal), Abidjan (Costa d’Avorio), Accra (Ghana), Cotonou (Benin), Lagos (Nigeria), Douala (Cameroon), Libreville (Gabon), Cacuaco (Angola). Questi scarsi dati geografici aiutano da soli a comprendere l’importanza strategica di un cavo a fibra ottica che costeggia verticalmente l’interno continente africano, mercato promettente per le telecomunicazioni, servendone tutta la costa occidentale.
Nella seconda metà del 2014, SAT3 WASC è stato sottoposto ad un upgrade, affidato ad Alcatel Lucent, per mantenerlo su standard qualitativi elevati. A seguito del restyling, la sua portata è stata aumentata fino a 920 Gigabit/s a nord del Ghana e fino a 800 Gigabit/s a sud.
Il collegamento con SAFE
Entrata in servizio nell’aprile del 2002, quest’infrastruttura ha rappresentato un vero punto di svolta nel traffico Internet tra Europa ed Africa, rappresentando il primo collegamento tra i due continenti. Inoltre SAT3 WASC era reso ancora più importante dalla sua intersezione con un altro “corridoio” digitale: il cavo SAFE, che dal Sud Africa punta verso l’Asia, snodandosi per 13.500 km. Il complesso SAT3 WASC SAFE, quindi, è in grado di trasportare il traffico dati dal’Europa fino in Malesia. Considerato nella sua interezza, questa struttura coinvolge 36 paesi diversi, ed la sua messa in opera è costata oltre 600 milioni di dollari.
Non meno centrale, anche lo snodo portoghese, dove SAT3/WASC incontra SeaMeWe3, che punta sempre verso l’Asia, ma passando attraverso il Mar Mediterraneo.