WACS: la dorsale che connette Europa ed Africa
Il collegamento unisce Regno Unito e Sud Africa toccando altri 12 paesi. Costruito nel 2011 e messo in opera nel 2012, l’arteria euro-africana sta già mostrando la sua capacità di imprimere una svolta allo sviluppo di internet e della banda larga in Africa. (Foto e fonte: Telegeography)
Il cavo che connette Africa ed Europa
Una “spina dorsale” in fibre ottiche che attraversa l’Oceano Atlantico da nord a sud, connettendo l’Africa e l’Europa. Il cavo WACS, il cui acronimo sta per West Africa Cable System, è una delle arterie più importanti di quel fitto reticolato sottomarino (260 cavi in totale) su cui viaggia la quasi totalità del traffico internet mondiale. Con i suoi circa 15.000 km di lunghezza, il WACS si estende tra Londra e Yzerfontein, in Sud Africa, passando attraverso altri 12 punti di approdo, dislocati lungo la costa occidentale di Europa ed Africa: Portogallo, Isole Canarie, Isole di Capo Verde, Costa d’Avorio, Ghana, Togo, Nigeria, Camerun, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Angola e Namibia. In particolare, gli snodi di Namibia, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo e Togo rivestono un’importanza particolare, perché, per questi paesi, sono stati la prima occasione di connessione con la rete sottomarina globale. Altra scelta strategica fondamentale è stata quella di scegliere, in Sud Africa, uno scalo diverso rispetto a quelli utilizzati da altre reti (Melkbosstrand o Mtunzini) al fine di ridurre il rischio di isolamento totale del continente rispetto al resto del mondo in caso di danni gravi.
Wacs moltiplica la connettività africana
La costruzione del network WACS, finanziata da un consorzio di 14 imprese del settore delle telecomunicazioni e realizzata da Alcatel Lucent, è costata circa 650 milioni di dollari. I lavori di posa dei cavi sono iniziati nel luglio 2010 e terminati nell’aprile 2011; il cavo è poi diventato operativo nel maggio 2012. Il progetto originario prevedeva anche un prolungamento verso il Sud-America, idea che poi si è deciso di accantonare.
I benefici di questo progetto, e più in generale del sistema di cavi sottomarini che ha agganciato l’Africa al resto del mondo, sono tangibili, soprattutto in termini di incremento della connettività. Dal 2010 ad oggi la penetrazione della rete internet nel continente è raddoppiata, passando dal 10% al 20% di persone che hanno accesso alla rete. Ancora più esponenziale la crescita in termini di fruizione della banda larga mobile: la copertura era il 2% nel 2010 ed è oltre il 17% oggi.