slow connection

Internet: quanto è diminuita la velocità di connessione da inizio lockdown?

La velocità di connessione in Italia nella primissima parte del 2020 era cresciuta, ma a causa del coronavirus da inizio lockdown questa crescita di è fermata bruscamente a causa di un aumento del traffico di rete.

Nel periodo che va dal 9 gennaio fino al 27 febbraio 2020 la velocità in download nel territorio nazionale era passata da 33,06 Mbps a 43,65. Questo dovrebbe significare un aumento significativo del 32%, restituendo tempi di download molto più rapidi.

Di seguito la situazione antecedente al lockdown nelle varie regioni italiane:
velocità internet

Secondo la ricerca condotta da Sostariffe.it questo trend positivo, in cui si potevano annoverare in testa Campania (+83%) e Lazio (+70,52%), ha subito una brusca battuta d’arresto a causa del fortissimo aumento di traffico delle famiglie per l’intrattenimento, a cui si è aggiunta la massa di lavoratori in smart working con necessità di scambiare file, fare videochiamate, ecc.

Dal 9 marzo in poi la rete è stata fortemente stressata dal totale lockdown e dall’uso praticamente totale che se ne sta facendo. Anche il dato corrispondente alla scuola è determinante sulla velocità complessiva: tutti gli studenti italiani sono obbligati ad utilizzare software per videoconferenze e scambio ingente di dati.

Purtroppo le regioni che hanno maggiormente accusato il colpo sono state l’Emilia Romagna (-46,26%), Umbria (-43,83%), Sicilia (-40,15%).

Ecco il quadro complessivo delle regioni italiane al 27 aprile 2020:

velocità di connessione durante il lockdown

La fibra guadagna terreno

A causa del calo generalizzato delle prestazioni, molte famiglie hanno deciso di optare per connessioni più veloci, con velocità nominale fino a 100 mega e ove possibile con l’accesso alla fibra ottica.
I territori italiani in cui si è deciso di procedere in questa direzione rispetto ai mesi precedenti al lockdown sono il Friuli Venezia Giulia (+187,50%), la Puglia (+180%), il Veneto (+153,25%), la Campania (+125,25%), infine Abruzzo e Basilicata (+100%).

Nonostante alcune regioni siano effettivamente in controtendenza dobbiamo presumere che questo trend proseguirà ancora dato il protrarsi delle misure legate all’epidemia di coronavirus.

 

Source: wired.it